mercoledì 28 novembre 2012

THE CUTE PROJECT

Con lo studio - Tramonto - intendo partecipare a THE CUTE PROJECT . Questo progetto sostenuto tra l'altro dal Corriere dell'Arte, si avvale della collaborazione di artisti che a titolo gratuito donano una loro opera. I lavori così raccolti verranno messi in palio, attraverso una lotteria, durante una cena che si svolgerà presso il ristorante il Ciacolon.
Il ricavato verrà devoluto al Gruppo Medici del C.T.O. di Torino, Medici Chirurghi, che operano principalmente in Africa centrale.
La data della serata di beneficenza non è ancora stata decisa. Appena possibile vi comunicherò quando si terrà.

sabato 24 novembre 2012

martedì 13 novembre 2012

Zone d'ordine - critica


Il linguaggio poetico di Mariangela Redolfini si avvale di alcuni angoli di osservazione che certamente rivelano il notevole eclettismo posto alla base della sua ricerca pittorica. Infatti, si passa da visioni ravvicinate, quasi macroscopiche – in particolare quelle in cui sono i fiori a dominare la tela – ad altre che allargano lo spazio di osservazione e indugiano su campi lunghi, scanditi da un’armonizzazione cromatica che consente una definizione dell’insieme equilibrata dalla giustapposizione dei piani e dei colori.
Nelle opere in cui i soggetti sono i grandi fiori, ci imbattiamo in una limpidezza formale alimentata da una notevole cura nella composizione e soprattutto da un solido e maturo utilizzo dell’illuminazione; tale peculiarità certamente proviene dalla formazione accademica dell’artista: una formazione sulla quale ha appoggiato il proprio background tecnico, che oggi estrinseca con notevole abilità nelle molteplici soluzioni pittoriche da lei proposte.
Nei paesaggi la pittrice riesce a effettuare una piccola alchimia narrativa: crea mondi in cui lo spazio si configura tra coordinate che non hanno tempo; non vi è nulla che possa consentirci di normalizzare queste immagini e far si che le si possa collocare in una realtà con referenti oggettivi. Forse si potrebbe – anche se a prima vista potrebbe sembrare un approccio troppo banale – ricorrere a riferimenti le cui radici possono essere scorte nella struttura della fiaba: c’è infatti in questi paesaggi qualcosa che fa pensare al mondo di Alice, un mondo posto al di là dello specchio che riflette le nostre certezze, ma che cela, nel suo retro, il baratro sul quale ci rendiamo perfettamente conto di essere solo fragili creature. E allora gli spazi di Mariangela Redolfini si pongono così sulla scia dei riverberi dell’universo inconscio che continuamente ci manda i suoi messaggi e che, tra visione onirica e immersione nel mare magnum del simbolismo, cerchiamo di conformare in un segno tangibile. La pittura, da sempre, è indubbiamente quel segno in grado di dare voce al nostro inconscio: ne abbiamo un esempio un esempio emblematico nel processo dialettico che caratterizza alcune delle opere di Mariangela Redolfini, sempre sorrette da una base tecnica equilibrata, mai stravolta da desiderio di superare limiti e valori. E poi, gli “azzardi” cromatici ci pare siano il prodotto di un desiderio di bellezza, equilibrio, soprattutto limpidezza. Contrasti dominati dalla luce: autentica protagonista del lavoro di questa sensibile pittrice.
L’origine realista posta alla base di tutte le costruzioni pittoriche che l’artista ci propone, viene via via adattata alle esigenze poetiche sulle quali si conforma un linguaggio alimentato da una tavolozza mai arida di colori e sempre limpidamente disposta a lasciarsi trascinare dal fascino, a tratti ludico, della spirale cromatica.

Massimo Centini

lunedì 12 novembre 2012

Foto della serata di inaugurazione di " Zone d'ordine"




Interno della galleria Unique



Alcune opere esposte nella prima sala


Mariangela Redolfini insieme al critico Massimo Centini che ha presentato e curato la parte critica della mostra  




Momenti dell'inaugurazione della mostra


Mariangela Redolfini  insieme alla scultrice Cabì


Maringela Redolfini accanto al proprietario della galleria Unique Patrick Caputo

domenica 4 novembre 2012

Zone d'ordine - volantino

Volantino della mostra Zone d'ordine che si terrà  dal 10 novembre presso la galleria Unique di Torino.

venerdì 2 novembre 2012

Considerazioni



Zone d’ordine - Alcune brevi considerazioni



Il titolo della mia ultima mostra “Zone d’ordine” nasce dalla riflessione su alcune pagine di Italo Calvino tratte dalle "Lezioni americane". Questo scritto, che uscì nel 1988 postumo, poiché l’autore morì improvvisamente mentre vi stava ancora lavorando, mi ha sempre molto affascinato. Si tratta di un ciclo di sei conferenze che lo scrittore ligure avrebbe dovuto tenere durante l’anno accademico 1985-1986 presso l’Università di Harvard, nel Massachusetts. In particolare, in queste lezioni Calvino individua alcuni valori letterari da conservare per il futuro millennio e poiché, come ben viene spiegato nella presentazione di Esther Calvino, «il termine “Poetry” significa in questo caso ogni forma di comunicazione poetica - letteraria, musicale, figurativa» è stato naturale, per me, condividere importanti aspetti del suo pensiero nella mia ricerca pittorica. 
Entrando più nello specifico, il titolo della mostra si rifà alla terza lezione, quella dedicata all’Esattezza. 
Ad un certo punto si legge: 

«L'universo si disfa in una nube di calore, precipita senza scampo in un vortice d'entropia, ma all'interno di questo processo irreversibile possono darsi zone d'ordine, porzioni d'esistente che tendono verso una forma, punti privilegiati da cui sembra di scorgere un disegno, una prospettiva».

Italo Calvino, "Lezioni americane" 

Ho trovato queste parole particolarmente adatte a cogliere il senso del mio lavoro. Che si tratti di riprodurre un fiore, un elemento urbano o di descrivere un paesaggio fantastico, il mio scopo è proprio quello di stabilire un ordine, una relazione chiara, che sveli la struttura sottesa all'immagine Per dirlo con le parole di Calvino «l’opera letteraria (o il quadro, dico io) è una di queste minime porzioni in cui l’esistente si cristallizza in forma». 
Ovviamente nel mio caso lo strumento privilegiato con cui cerco di riportare a queste Zone d’ordine è il colore. Senz'altro mi riconosco come appartenente a quello che lo scrittore definisce il “partito del cristallo” (immagine di invarianza e regolarità di strutture specifiche) che trova nel suo opposto “partito della fiamma” (immagine di costanza di una forma globale esteriore, malgrado l’incessante agitazione interna) il suo complementare. Concludo qui queste poche righe invitando il lettore ad approfondire il tema attraverso la lettura diretta del libro di Calvino. 



giovedì 1 novembre 2012

Zone d'ordine



L'inaugurazione della mostra personale Zone d'ordine che terrò a Torino, presso la Galleria Unique, sarà sabato 10 novembre 2012 alle ore 18:00. Esporrò una ventina di opere che riassumono le tre tematiche principali del mio lavoro: fiori, paesaggi e paesaggi urbani.
Spero di avere il piacere di incontrarvi in occasione dell'evento inaugurale ma, per chi non riuscisse ad esserci quel giorno ed avesse il desiderio di vedere le mie opere, la mostra rimarrà aperta fino al 1° dicembre 2012.
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