domenica 6 maggio 2012

Le città invisibili II

Ho deciso di approfondire il filone tratto dal libro di Italo Calvino "Le città invisibili", per questo ho riletto con nuovi occhi  l'intero romanzo  e devo dire che sono molti gli spunti per fare viaggi fantastici. Credo che la lettura potrà essere occasione per una serie di lavori paesaggistici. Per ora, ho fissato la mia attenzione sulle righe in cui lo scrittore ligure descrive Eutropia, da cui è nata l'idea per il mio ultimo lavoro

"Entrato nel territorio che ha Eutropia per capitale, il viaggiatore vede non una città ma molte, di eguale grandezza e non dissimili tra loro, sparse per un vasto e ondulato altopiano. Eutropia non è una ma tutte queste città insieme; una sola è abitata, le altre vuote; e questo si  fa a turno...Così la città ripete la sua vita uguale spostandosi in su e in giù sulla sua scacchiera vuota."

Italo Calvino, Le città invisibili 

6 commenti:

  1. Sicuramente d'effetto, questo quadro esprime molto del testo che hai preso in analisi.

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    1. Grazie! Trovo che cogliere l'aspetto visionario e nello stesso tempo giocoso delle pagine di Calvino sia una sfida interessante!

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. l'effetto scacchiera è sorprendente!

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    1. Grazie per la conferma, in effetti l'idea di una scacchiera su cui si svolge il gioco della vita mi affascinava e ci tenevo che si percepisse anche dal quadro...

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  3. A me questo dipinto ricorda anche il Leibniz dei "Nouveaux Essais", che diceva: “come una stessa città, guardata da punti differenti, sembra un’altra e viene come moltiplicata prospetticamente, così accade che, a causa della moltitudine infinita delle sostanze semplici, ci siano altrettanti differenti universi che però altro non sono se non prospettive di uno solo, secondo i diversi punti di vista di ciascuna monade".

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