sabato 14 gennaio 2012

Parlando di fiori: I tulipani

Sperando che le mie prime osservazioni a tema crisantemi vi abbiano interessato, proseguo l'analisi tematica delle mie opere floreali. Questa seconda "puntata" è dedicata ai tulipani. Buona lettura.



Adunanza, 2008, Acrilico su tela, 50x80

Adunanza: Nel 2008 ho affrontato per ben tre volte, a distanza di pochissimo tempo, il tema dei tulipani. Rimasi affascianata da questi fiori durante la visita alla mostra "Messer Tulipano" che si tiene tutti gli anni nei giardini del castello di Pralormo, in Piemonte. In quell'occasione ho potuto vedere per la prima volta nella mia vita una quantità sterminata di questi eleganti fiori, di ogni tipo, forma e colore.  Il colpo d'occhio dei giardini fioriti fu qualcosa di assolutamente indimenticabile e decisi presto di trasferire le immagini e le sensazioni  che si affollavano nella mia testa sulla tela, prima che andassero perse per sempre. Per prima cosa ho scelto di rappresentare la massa corale di tulipani che caratterizzava una bellissima aiuola di colore rosa. Ho voluto dipingere la scena da un punto di vista un po' diverso dal solito, dal basso verso l'alto, come se si vedessero i fiori dagli occhi di una persona accovacciata nel prato, oppure da quelli di un bambino. L'effetto che cercavo di ottenere nel quadro è quello di un osservatore che si trovasse al di sotto di un vero e proprio esercito di fiori e avesse la sensazione di esserne sovrastato.
Dal punto di vista compositivo, nel dipinto i gambi affiancati di così tanti tulipani, per loro natura un po' rigidi, formano una cortina impenetrabile e offrono un forte contrasto con la morbida rotondità delle corolle appena dischiuse. Il titolo dell'opera, Adunanza, nasce proprio dall'incanto generato dalla presenza di tutte queste entità, che sembrano essersi radunate spontaneamente in un unico luogo, per regalare a chi le osserva una suggestiva visione d'insieme.




Trittico, 2008, Acrilico su tela, 30x40

Trittico: Questo dipinto ha una storia peculiare rispetto alle altre mie opere, in quanto mi fu commissionato con delle dimensioni estremamente particolari da mia sorella. Lei rimase molto colpita dal quadro Adunanza e ne desiderava uno di tema analogo da mettere nel suo soggiorno.
Lo spazio a disposizione era però esiguo, costituito da una colonna, lunga e stretta, motivo per cui la composizione artistica doveva necessariamente essere sviluppata in verticale. Inoltre, la particolarità di questo quadro è che, essendo composto da tre piccole tele separate, può essere esposto sia nella versione per cui è stato studiato,cioè verticalmente, sia come un trittico di opere affiancate orizzontalmente, senza per altro perdere significato. Il tema trattato è nuovamente quello dei tulipani, fiori che i quel periodo stavo studiando intensamente e che ho ritenuto adatti all'originalità della composizione richiesta. Rispetto all'opera precedente, qui i fiori sono dei soggetti individuati singolarmente, che si sviluppano e si intrecciano in un  gioco di scambi di posizioni e di colori. Ad illuminarli è una luce tersa, fredda, quasi irreale, che dona all'intera composizione un aspetto fantastico e onirico.


Solitario, 2008, Acrilico su tela, 60x60

Solitario: Per questa ultima opera a tema tulipani ho deciso di abbandonare definitivamente la struttura corale o collettiva di cui mi ero servita nel dipinto Adunanza, e che avevo già molto semplificato in Trittico, giungendo infine a esaminare un singolo fiore. Ciò che distingue Solitario dai suoi predecessori è anche il mancato uso del volume, prima così importante per esplorare la spazialità dei fiori, ora completamente abbandonato a favore di uno studio sulla linea e sull'intarsio dei colori. La sintesi estrema a cui i petali e le foglie dello sfondo vengono sottoposti riesce a renderli completamente indipendenti  da qualunque effettiva aderenza alla realtà. L'occhio che osserva il quadro decodifica l'immagine di un tulipano, anche se concretamente quelle che sta osservando sono solamente schematiche geometrie di colori. Da questa impostazione dell'opera nasce anche il titolo, Solitario, non solo per l'ovvio fatto che si tratta di un singolo fiore, ma anche perché la sua silhouette regolare e ardita ricorda quella di una pietra preziosa.


2 commenti:

  1. Ad "Adunanza" davo proprio un significato di un "esercito" di fiori come hai citato tu. Personalmente il tulipano è un fiore che mi piace vedere in gruppo, lo percepisco come fiore "di massa" da solo non mi dice granché. Però visto dall'interno come in "Solitario" fa tutto un altro effetto!

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  2. Come dici tu, se uno si concentra sulla linea che delimita le forme e il gioco dei petali, specie quando si stanno già aprendo può cogliere delle suggestioni particolari, che riescono a dare "tutto un altro effetto" .

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