lunedì 12 ottobre 2009

Teoria di camini


Questi quattro quadri sono stati pensati per essere accostati tra di loro nella sequenza proposta sopra, che si rifà al trascorrere del tempo nell'arco della giornata. Infatti, come si può osservare, sono facilmente identificabili il momento dell'alba, lo zenit del Sole, il tramonto e la notte. Il tempo di quest'opera, inteso come grandezza fisica universale, e non come cambiamenti atmosferici, si differenzia da quanto indagato nei miei quadri precedenti, dove l'intera rappresentazione è identificata in un unico istante immutabile ma effimero, mentre in questo caso l'attenzione si fissa sul percorso e sulla ricorsività del soggetto.

Ho scelto di rappresentare elementi semplici del paestaggio urbano, e in fondo poco significativi, come i camini, che all'interno della composizione assumono tuttavia una nuova dignità, diventando l'elemento principale su cui indagare e fissare il passare del tempo.

La resa dell'opera è volutamente non naturalistica, infatti ho preferito un uso del colore personale e non sempre aderente alla realtà, che ha creato un effetto d'insieme fiabesco e suggestivo.

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